martedì 2 febbraio 2010

Recensione di “Suede fist, iron glove” di Massa Bon, Punto Rojo, 2008


Una piccola premessa. Ogni tanto mi viene in mente la battuta di un vecchio film, il primo film realizzato da un gruppo di cabarettisti veronesi che si facevano chiamare “I gatti di Vicolo Miracoli”, ve li ricordate? Erano bravi e simpatici, poi si sono un po’ persi tra i cinepanettoni, credo.
Il loro film era decisamente surreale e ogni volta che iniziavano a recitare i loro sketcs qualcuno di loro ci teneva sempre a precisare che la loro comicità “affonda le radici nel puro spirito ebraico newyorkese”.
Non so se anche Simone Massaron e Piero Bittolo Bon attingano a queste origini ma di sicuro hanno il loro bel senso dell’umorismo e lo mettono in pratica in questo disco, non – disco (si può comprare su i-tunes oppure fisicamente sul sito El Gallo Rojo o sul myspace di Massabon: il cd viene stampato in cdr e appartiene alla "collana" El Punto Rojo, un contenitore indipendente del Gallo Rojo) a cominciare dal titolo Suede fist, iron glove”: pugno di camoscio, guanto d’acciaio, ti saluto Macchiavelli!
Pensate sia solo un caso? E allora cosa ne pensate di titoli come: “Amputee cats do derserve lard”, “No pain, no pain” (mi ricorda Paolo Bitta), “Empty wifes, full barrels” o “Haircuts for good wolves”? Mica male, vero?
E la musica? Massa Bon è un duo, chitarre e sax vari, rumorista, (a)tonale, torrenziale, prolifico e febbricitante di stili, influenze, umorismo, ironia e creatività. I due musicisti si passano la palla tra loro in maniera impeccabile, duettano coprendosi efficacemente l’uno con l’altro, creando una musica che è tanto abrasiva e poetica, quanto scarna e cinematica, mi sono sorpreso ad ascoltarla di notte in macchina quest’inverno e di pensare di trovarmi dentro la colonna sonora di un film, magari in bianco e nero, metropolitano, con pochissimi dialoghi e dove a parlare sono più le immagini che non i protagonisti. Magari un po’ hard boiler, specie quando suonano musiche come quelle di “The advantage of being God”. Qualche volta mi è anche sembrato di vedere (o forse di sentire) le ombre di Bertold Brech e di Kurt Weil.
Bellissimo!

Per chi volesse acquistarlo questi sono i link diretti:
http://www.myspace.com/massabon
http://www.elgallorojorecords.com/

su i-tunes digitando “massabon”




Empedocle70

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