sabato 8 marzo 2014

Recensione di Franz Schubert Winterreise, di Raphael Favre e André Fischer, Stradivarius 2013



A proposito dell’annosa e ben nota questione sulla povertà e ristrettezza del repertorio per chitarra classica … che ne dite di questo cd?
Come giustamente scrive l’ottimo chitarrista André Fischer, se la Necessità è la Madre dell’Invenzione, queste musiche nascono proprio dalla necessità, o forse sarebbe meglio dire dall’urgenza, dal desiderio di presentare il ciclo di Leider Winterreise di Schubert per voce e chitarra. Operazione condotta a termine con successo dagli interpreti, nonostante le legittime opinioni contrarie avute in fase di realizzazione. Poco male, il carattere melodico dei brani di Schubert, infatti, si accorda con la natura della chitarra, strumento da lui suonato per diletto, nonostante la natura originariamente pianistica dei Leider.
Pochi i precedenti in tal senso: il chitarrista tedesco Tilman Hoppstock aveva arrangiato dodici leider, mentre una versione completa era già stata realizzata dal chitarrista giapponese Masanobu Nishigaki e la versione presentata in questo cd le integra con alcune variazioni motivate dal desiderio di rispettare il più possibile il testo originario.

Chi scrive non è particolarmente appassionato né attento alla musica vocale e quindi non mi sento in grado di dare un giudizio sulle qualità di Raphael Favre. Posso scrivere che il cd mi ha comunque favorevolmente impressionato, le musiche sono molto piacevoli, esprimono grande serenità, naturalezza e un certo spleen autunnale e romantico che invogliano a un ascolto attento e allo stesso tempo rilassato.

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